Interiorità, transizione e gratitudine: le parole chiave.
Durante questo plenilunio, il Sole sosta nella costellazione della Bilancia mentre la Luna splende in quella dell’Ariete. Ci ritroviamo quindi sull’asse Bilancia- Ariete, in cui l’energia della Bilancia, segno d’aria legato all’equilibrio e alla comunicazione con l’altro, si coniuga con l’elemento fuoco dell’Ariete, segno d’intraprendenza ed azione personale, elemento che vitalizza e riscalda l’energia temperata ed altruista della Bilancia e l’aiuta a sbilanciarsi un po’ verso l’interno per aiutarla a cercare un nuovo equilibrio.
Entrambi sono segni cardinali, legati ai nuovi inizi e caratterizzati dal coraggio di cambiare stato; se ciò può portare vitalità, allo stesso tempo, ci obbliga ad uscire dalla nostra area di comfort, ci esorta a fare i conti con ciò che raccogliamo dalle azioni passate e con ciò che lasciamo dietro di noi, senza tuttavia poter posare lo sguardo su ciò che ci aspetta in futuro.
Che cosa ci vuole suggerire?
Se non possiamo guardare all’orizzonte, l’unica direzione dove posare lo sguardo è quella verticale: tra cielo e terra, il posto più importante ora è qui, nelle nostre scarpe, e il primo passo che possiamo fare ora è dentro di noi. In profondità.
Un tempo per agire, uno per pensare, e tutto il presente per essere
Questa Luna dall’energia potente e profonda ci guida verso un tipo di saggezza che guarda al rispetto del cammino dell’altro senza tradire il nostro.
Se l’affermazione dell’Ariete è “Io sono”, la Bilancia gli fa eco con un più riflessivo “Noi Siamo” nell’intento di ricordare che è possibile includere l’individuo nella collettività senza che esso si diluisca in essa ma, anzi, ricordando che la collettività è composta da tanti individui diversi che rispettano la loro identità e peculiarità, esattamente come lo è una foresta: è un insieme di alberi diversi che compongono un biotopo funzionale, che permette l’evoluzione e la vita delle diverse specie che lo compongono.
Se la Bilancia è il cardine nel pensiero, l’Ariete lo è nell’azione.
Ci ritroviamo quindi di fronte ai progetti agiti, lanciati nel mondo col coraggio dell’Ariete e la temperanza della Bilancia volti alla condivisione ma nel rispetto della propria identità, come per dire: “ciò che faccio è in linea con ciò che sono, e lo faccio in armonia col mondo intorno a me”.
L’energia di questa Luna ci spinge quindi ad agire con saggezza.
Non siamo soli e siamo consapevoli che le azioni individuali si rispecchiano anche sulla collettività. La luna piena di ottobre ci invita quindi ad agire con consapevolezza e rispetto verso di sé e gli altri, a cercare l’armonia e l’equilibrio tra pensiero ed azione, dentro e fuori di noi, in preparazione del tempo che verrà.
La Luna piena di ottobre: un momento di transizione tra raccolto e potatura
Questo è un tempo di transizione, di passaggio, e quindi potranno emergere momenti di sconforto, di difficoltà che riguarderanno gli aspetti messi in luce da questa Luna: l’identità, le relazioni, il rapportarsi all’altro. Ma se riusciremo ad accogliere queste difficoltà senza tentare di fuggire da esse o peggio, provando ad ignorarle mettendole sotto il tappetto, potremmo proseguire con una marcia in più: maggiore stabilità interiore e fiducia in noi, maggiore consapevolezza nel rispondere alle domande poste da Ariete e Bilancia:
Chi sono? E assieme chi siamo?
Qual è la natura della relazione che ci lega?
Cosa porta di buono questa storia nella mia e nostra vita?
Questo è anche il tempo del raccolto e delle foglie cadenti e la natura ci aiuta a capire cosa è buono e fertile nella nostra vita, cosa mostra di avere la forza di poter reggere altre stagioni, e cosa ha concluso il suo ciclo di vita naturale.
Se le relazioni nella nostra vita stanno morendo, potremmo lasciarle andare senza rancore e con gratitudine per tutto ciò che ci avranno dato in passato (che siano bei ricordi o lezioni di vita) e lasciarle andare, per permetterci di aprirci ad un nuovo ciclo.
Sandra Saporito - Operatrice olistica
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