Una donna autentica
La storia di Maria Maddalena ci racconta una vita da viandante: prima -secondo alcuni- immersa in studi sacri presso gli esseni o al sacerdozio di Iside, poi al seguito di Gesù di villaggio in villaggio, poi nella predica in Palestina, quindi esule in Francia e ancora in viaggio a predicare.
Una donna che cammina sulla terra di luogo in luogo, ma sa anche fermarsi a meditare (in una grotta in Francia si ferma per anni, nutrendosi esclusivamente delle energie angeliche).
Maria di Magdala, prima fra gli apostoli, ci appare solenne nell’incedere e negli abiti (la tunica nera, il manto rosso).
Nei secoli Maria Maddalena viene identificata inoltre con la peccatrice, la prostituta che lava e unge i piedi di Gesù (e che, come vedremo, è invece un’altra donna) e in questo errore storico c’è qualcosa di estremamente affascinante ed importante che appartiene alla Maddalena.
Si tratta della dimensione dell’autenticità assoluta, che apre lo spazio del sacro.
Non è tanto importante nella storia l’umile e bassa condizione cui la prostituta appartiene, quanto la perfetta autenticità ed integrità del suo gesto, che vien messa a confronto con il manierismo degli altri discepoli.
È grazie a questa sua autenticità che alla Maddalena Gesù affida il suo messaggio più importante (la buona novella e -secondo alcuni- il suo insegnamento esoterico) ed è ancora in virtù di questa autenticità che Maria Maddalena può essere il canale che connette la terra e il cielo, il divino e il corporeo e apre la dimensione del sacro, della parola che trasforma, del rito, della guarigione.
Maria Maddalena (in ebraico: מרים המגדלית, in greco: Μαρία ἡ Μαγδαληνή, Maria hē Magdalēnē) detta anche Maria di Magdala, secondo il Nuovo Testamento è stata un'importante seguace di Gesù. Le sue reliquie sono custodite a Marsiglia e a Roma.
Venerata come santa dalla Chiesa cattolica, che celebra la sua festa il 22 luglio, la sua figura viene descritta sia nel Nuovo Testamento sia nei Vangeli apocrifi.
Le narrazioni evangeliche ne delineano la figura attraverso alcuni versetti, facendoci constatare quanto ella fosse una delle più importanti e devote discepole di Gesù.
Fu tra le poche a poter assistere alla crocifissione e – secondo alcuni vangeli – divenne la prima testimone oculare e la prima annunciatrice dell'avvenuta resurrezione.
Maria Maddalena è menzionata nel Vangelo secondo Luca, assieme a Susanna e Giovanna, come una delle donne che «assistevano Gesù con i loro beni». Secondo tale vangelo, esse erano spinte dalla gratitudine: proprio da Maria Maddalena «erano usciti sette demoni». Costoro finanziavano personalmente la missione itinerante del Maestro.
Secondo la tradizione, era una delle tre Marie che accompagnarono Gesù anche nel suo ultimo viaggio a Gerusalemme dove assistettero alla crocifissione. Maria rimase presente anche alla morte e alla deposizione nella tomba per opera di Giuseppe di Arimatea.
Maria Maddalena vide il sepolcro vuoto e corse a raccontare quanto visto a Pietro e agli altri apostoli Ritornata al sepolcro, si soffermò piangendo davanti alla porta della tomba.
Qui il "Signore risorto" le apparve, ma in un primo momento non lo riconobbe.
Solo quando venne chiamata per nome fu consapevole di trovarsi davanti Gesù Cristo in persona, e la sua risposta fu nel grido di gioia e devozione, "Rabbunì", cioè "maestro buono". Avrebbe voluto trattenerlo, ma Gesù la invitò a non trattenerlo.
Divenne così, secondo il Vangelo di Giovanni, la prima annunciatrice della resurrezione e si meritò in seguito il titolo di "apostola degli apostoli" e di "evangelista" in qualità di prima annunciatrice della buona notizia.
La figura di Maria di Magdala è stata identificata per lungo tempo con altre figure di donna presenti nei vangeli:
alcune tradizioni accostano la figura di Maria Maddalena a Maria di Betamia, la sorella di Marta e del risorto Lazzaro e alla peccatrice che unge i piedi a Gesù a casa di Simone il Fariseo, probabilmente a Nain, in Galilea.
Maria viene inoltre scambiata per l'adultera salvata da Gesù dalla lapidazione.
L'accostamento tra Maria Maddalena e l'adultera redenta risale in realtà al 591, quando il papa Gregorio Magno, basandosi su alcune tradizioni orientali, identificò le due figure in un sermone.
A causa di queste sovrapposizioni tra le varie figure dei Vangeli, Maria Maddalena divenne un simbolo di pentimento e divenne patrona di varie istituzioni che si occupavano della gioventù femminile, come l' Ordine di Santa Maria Maddalena o le congregazioni delle maddalene di Luban e Torino. Il suo nome fu anche usato per le Case Magdalene in Irlanda, conventi che ospitavano ragazze inviate dalle famiglie o dagli orfanotrofi.
Tuttavia l'identificazione di Maria Maddalena con la prostituta rimane ancora viva nella tradizione popolare.
Si narra che dopo la morte di Gesù si diresse in Francia approdando al porto di Marsiglia.
Il suo culto si diffuso e le reliquie di Maria Maddalena furono venerate a Sain Maxim la Sainte Baume in Provenza, dove venne eretta una grande basilica verso la metà del XIII secolo, una delle più famose chiese Gotiche del sud della Francia. Benché le sue ossa siano state disperse durante la Rivoluzione Francese, si disse che la sua testa fosse rimasta nel suo sacrario in una caverna a La Sainte-Baume dove la santa si sarebbe ritirata prima di morire.
Si racconta anche di grandi miracoli e benedizioni ricevute da chi si recasse al sacrario per venerare Maddalena. Il piede della santa, custodito in un prezioso reliquiario costruito da Benvenuto Cellini è stato venerato per secoli a Roma in una cappella posta all'ingresso di Ponte Sant’Angelo; ultima delle reliquie maggiori prima di giungere sulla tomba di San Pietro.
Il piede è oggi conservato nella Basilica di San Giovanni de’ Fiorentini.
Comments