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ABBRACCIARE L'OMBRA

Una nuova vibrazione: abbracciare più che combattere.

I Celti celebravano la festa SAMHAIN all’inizio del “periodo buio” dell’anno, all’incirca verso i primi giorni di novembre, quando la presenza in cielo delle Pleiadi, costellazione invernale, annunciava la supremazia della notte sul giorno e del buio sulla luce, dando così inizio ufficiale all’inverno.


Dal punto di vista letterale, infatti, il termine Samhain significa “festa di fine estate”.


E’ il capodanno celtico, un passaggio, una soglia da varcare necessariamente.

E’ la stagione in cui finisce il verde e inizia invece la vita del seme interrato.

E’ un tempo d’attesa, in cui sperimentare la quiete del silenzio, della non fioritura, dell’apparente assenza di fioritura.

E' in questa vibrazione di vuoto che tutto avrà un nuovo inizio, ci sarà una nuova nascita.


Ma c’è un elemento essenziale da attivare in noi:

un ascolto silenzioso.

E’ il tempo del ritiro, dell'interiorità,

l'occasione di andare nelle profondità del nostro essere.

Perché questo accada, abbiamo bisogno di spogliarci di ciò che è esteriore, di lasciar andare quegli attaccamenti e aspetti di noi

che non ci appartengono e non nutrono la nostra essenza.

E' l'inizio del tempo in cui stiamo con noi stessi, con coraggio e autenticità, per ritrovare la nostra casa interiore, la nostra àncora prima di riaffacciarci di nuovo al mondo.

Si celebra la morte del vecchio e l’inizio del nuovo anno, due aspetti della vita che rappresentano la purificazione e la rigenerazione.

E’ quindi il momento della riflessione interiore

per prepararsi al rinnovamento.


E’ il momento in cui rivolgere lo sguardo verso la propria ombra, verso quella parte di noi che ci fa soffrire, che ci porta dolore.


E’ l’Ombra che bussa alla porta della Luce

per farsi spazio,

per innescare nella vita un processo di attenzione alla morte.

Dunque, un camminare accanto all’Ombra, un abbracciare più che un combattere.

Teniamocela cara, andando a visitarla di tanto in tanto, proprio come andiamo a far visita alle tombe dei nostri cari.

Ci sarà utile conoscerla, farcela amica, integrarla nella consapevolezza della propria personalità…

imparare a danzare la Vita insieme all’Ombra, non contro l’Ombra.

Un lungo tempo per darci la possibilità di imparare di convivere con le nostre ombre personali: tutto questo non è facile.

La ruota ci indica che ogni giro di ogni anno dobbiamo acquisire nuove consapevolezze, così come nuove ombre vengono a rinnovare il nostro impegno di stare negli opposti della vita.

Non c’è luce senza ombra, non c’è spirito senza materia, non c’è negativo senza positivo.

Dobbiamo “solo” cercare il nostro equilibrio tra l’uno e l’altro.


Marisa Storgato©

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