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VIVERE ZEN

Aggiornamento: 3 ago 2023

Il semplice vivere Zen

Lo zen è una filosofia di vita; deriva dalla parola sanskrita che significa “meditazione” (dhyana in sanscrito, ch’an in cinese e zen in giapponese).

Secondo le parole del filosofo inglese Alan Watts, il buddismo zen è un modo di vedere la vita che non appartiene a nessuna categoria formale del pensiero moderno occidentale. Non si tratta di religione né di filosofia; non è psicologia né un tipo di scienza.

Lo zen è un modo di vivere, un viaggio di esplorazione, il suo fine è quello di perseguire la felicità nel qui e ora. Questa filosofia promuove una naturale consapevolezza nella tua vita quotidiana, infatti i Monaci Buddisti fanno della semplicità il loro stile di vita; di questo ne parleremo in altro articolo approfondendo la nascita e le basi dello Zen.

Quando parliamo di “Zen” non intendo il replicare lo stesso modo di vita orientale (Zen, in questo caso), ma piuttosto cogliere dal loro stile alcuni accorgimenti o veri e propri comportamenti che ci aiutano a trovare e a stare in equilibrio negli eventi della vita.

I monaci zen sono un modello di ispirazione per approcciare le situazioni stressanti della vita in modo equilibrato, poiché per centinaia di anni hanno dedicato le loro vite ad essere presenti in qualsiasi cosa facessero.

Nulla di impossibile, solo da fare pratica…molta pratica !

Qualche consiglio da imitare dal monaco Zen


È qualcosa che il buon senso ci dice sempre, ma che spesso dimentichiamo di fare perché viviamo in un mondo frenetico. Il modo migliore per fare qualcosa è dare anima e corpo finché non la finiamo. Ciò facilita la concentrazione e consente risultati migliori.

Quando non ci concentriamo su qualcosa, non investiamo tempo prezioso su nulla in particolare e i risultati non sono sempre i migliori.


2. Agire lentamente e deliberatamente

Sebbene possa sembrare contraddittorio, la maggior parte delle volte raggiungiamo prima un obiettivo solo quando procediamo lentamente verso di esso. Questo perché la fretta spesso ci inganna. A sua volta, l’errore impedisce il progresso.

Quando facciamo tutto lentamente, facilitiamo la concentrazione. Quando siamo concentrati, abbiamo più probabilità di trarre il massimo dalle nostre esperienze e di andare avanti.


Non è bene programmare troppe attività da completare in un breve lasso di tempo. Quando ci riempiamo di attività da portare a termine, otteniamo angoscia e stress. Potremmo essere in grado di completarle tutte, ma di certo non saremo di buonumore.

È meglio fare una pausa ragionevole tra un’attività e l’altra. In questo modo teniamo tutto sotto controllo, soprattutto se per qualche motivo le attività che avevamo programmato si protraggono più del previsto. Solo così avremo abbastanza tempo per ricominciare senza fretta.


Un rituale dà un significato speciale a quello che facciamo. La sua funzione principale è ricordarcene l’importanza.

Non dobbiamo realizzare dei rituali Zen: solo progettare il nostro modo di solennizzare certi momenti. È molto utile all’inizio e a fine giornata, ma anche prima di svolgere un’attività particolarmente complessa.

Possiamo cercare in qualche testo di meditazione oppure creare il nostro rituale personalizzato.


Ogni giorno è unico e bisogna dargli il valore che ha. A volte lo dimentichiamo e finiamo per organizzare le nostre routine in modo tale da separare completamente i giorni di lavoro, di riposo, di divertimento, ecc.

I monaci Zen procedono in modo diverso: assegnano una parte della giornata a ciascuna di queste pratiche. Un tempo per lavorare e un altro per riposare. Allo stesso modo, un tempo per il divertimento e un altro per la meditazione. Tutto nello stesso giorno.


Non fare nulla è di fondamentale importanza. Assegnare dei momenti della giornata a non fare nulla ci rende più produttivi, più creativi e previene la fatica. Ci aiuta anche a bilanciare le emozioni e a coltivare una sensazione di completezza.

Si tratta solo di prendersi un momento per sedersi e respirare, non di più. I monaci lo fanno nella posizione del loto e applicano le tecniche di meditazione Zen.

Tuttavia, il semplice atto di stare fermi, respirando, è sufficiente per ottenere ciò che desideriamo: quiete e rilassamento.


Fare le faccende domestiche è un’attività nobile, che consente agli altri di godere di maggiore benessere. I monaci Zen apprezzano profondamente le attività domestiche: dicono che ci esortano a crescere a livello spirituale.

Le faccende domestici sono anche un ottimo punto di partenza per la meditazione e la concentrazione, cosò come per allenare la capacità di agire lentamente e metodicamente, ribadendo che nella nostra giornata c’è sempre un momento per svolgere quei compiti.


QUINDI:

Imitare un monaco zen, anche se solo negli aspetti descritti, è un ottimo modo per evolversi. In questo caso, evoluzione significa imparare a vivere in modo più semplice e godere al meglio di ogni momento.



"Che cos'è lo Zen?" fu chiesto a un maestro. E lui rispose: "Si mangia quando si ha fame, si beve quando si ha sete, ci si copre quando fa freddo e ci si sventola quando fa caldo".

Semplice, vero?

Beh, provate ad avere consapevolezza in ogni gesto della giornata…iniziate scegliendo un’azione quotidiana come bere il caffè o vestirvi o lavare i denti o accendere l’auto…

Scrivetemi per farmi sapere com’è andata! :)





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