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LE STAGIONI INTERIORI

Aggiornamento: 15 ago 2023

Io sono la primavera. Il mondo si riempie di colori e di calore. Ti guardi attorno e ti sussurro una promessa:

Gioisci che le cose andranno meglio,

che il freddo è solo una fase Ma poi, sopraggiunge la pioggia, goccia dopo goccia,

mi preghi di smettere, ma non posso fermarmi. Io sono la primavera, questo sono io.

La gioia che hai trovato è stata lavata via. Insieme a tutto il resto, ribadisci segretamente il tuo dissenso. Invochi l'estate.

Io sono l'estate. Eccomi, sono qui. Mi rivolgo a te con un dolce sole, con una libertà che ride e una felicità che ti nutre.

Corri attraversando terre arse e selvagge, a piedi nudi, a cuore fiorito. Mi aspetti per l’intero anno,

ma quando arrivo percepisci

che il troppo calore ti soffoca il respiro,

secca la parola e l’anima,

brucia gli stessi piedi nudi e appassisce lo stesso cuore fiorito.

Io sono l'autunno.

Arrivo con un mantello inebriato di vento, ti porto colori affascinanti,

un respiro perfetto per il tuo sano corpo,

la bellezza del ricominciare a sentire una brezza, che ti scompiglia amorevolmente i capelli.

Ma poi mi osservi più a lungo:

t’accorgi che la vita intorno a te sta morendo,

che i colori affascinanti lasciano il posto a rami secchi insignificanti,

che ti tocca lasciar andare le parti di te che sovrastano la mente,

come fanno le foglie in una vecchia chioma dell’albero.

Ti tocca sentire di più le radici che sprofondano nella terra,

per resistere al vento che ha deciso di farsi sentire più forte, a volte fin troppo.

Non mi ami più.

Chiudi gli occhi e hai solo una via da percorrere.

Io sono l'inverno, e sto gelando fuori come dentro. Non c'è nulla intorno a te. Nient'altro che il freddo e non puoi sfuggirmi. Sei quasi certo che durerò per sempre,

bandisci pubblicamente la speranza della fioritura,

l’oscurità delle ore sembra definire il futuro. Ti chiedi dov’è l’estate, dove si è nascosto l’autunno!

Ti accorgi che non puoi modellare

tra le tue mani le stagioni della vita. E mentre una lacrima di morte scende,

Eccomi di nuovo, sono qui:

io sono la primavera.


Ora arrivo, sono l’estate.

Ti porto il sorriso!


Ti porto via con me,

io sono l’autunno.


Spogliati delle tue vanità, arrivo ad aiutarti,

io sono l’inverno.


E di nuovo, incessantemente,

io sono la primavera.


Arrivo per farti felice,

ma non sei mai felice a lungo.


Io sono così:

come le stagioni che cambiano,

come un flusso incessante di incertezze

che seguono orologi in tempi diversi.

Io sono così:

nascondo in me le antiche dualità dell’uomo

tra il bene e il male,

il tanto e il poco, il dentro e il fuori, i pregi e i difetti,

il pieno e il vuoto, la forza e la fragilità. Ma io sono qui e lo sarò sempre. Per quando deciderai di volermi di nuovo. Sono come le stagioni che cambiano. Mutando costantemente, trasformandosi nel prossimo me.


Copyright Marisa Storgato


Altre poesie e riflessioni nel mio libro VIVI SORRIDI DANZA - 101 ABBRACCI PER L'ANIMA




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