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VIAGGIARE: QUALE DIREZIONE?

Aggiornamento: 24 gen 2021

Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare




Viaggia.

Sì, c’è un posto speciale in direzione felicità: te stesso.

Non esiste una strada asfaltata già pronta,

non serve cercare in un navigatore la strada più breve e con meno consumi.

Non serve andare lontano,

dall’altro capo del mondo.

E’ diverso.

L’unico navigatore sei tu,

i tuoi pensieri, i tuoi talenti, le tue emozioni, i tuoi incontri, le tue incertezze, le tue paure.

Ti serve una mappa vuota grande quanto il tuo cuore,

in modo da poter disegnare i luoghi sconosciuti che ti abitano,

le miniere di risorse primarie che ti rendono così speciale e unico.

Quando prepari la tua valigia, lasciati guidare dai tuoi bisogni, ma anche dall’essenzialità quotidiana.

Viaggia leggero.

Ci sono bisogni più pesanti dei trenta chilogrammi di peso massimo.

Ci sono sentimenti più ingombranti di asciugamani, lenzuola e cuscini.

Puoi trovare un posto della casa dove poter riporre sofferenza e senza di colpa,

tristezza e rabbia.



Viaggia ad occhi aperti verso l’interno.

Ti servono per riconoscere tutto ciò che ti affievolisce il respiro e ti immerge nell’angoscia.

Lascialo in superficie.

Non usare troppo lo zoom per osservare ciò che trovi,

potresti vedere sfuocato e rimanere disorientato.

Scatta le tue foto, ma prendi le giuste distanze.




Viaggia a mani vuote.

Tutto ciò che incontrerai nel percorso verso l’interno potrai accoglierlo tra le mani.

Se le tue mani sono già colme di parole, oggetti, corde, oro non ci sarà posto per altro.

Viaggia lentamente.

Cogli ogni sensazione d’incontro, di relazione, di piacere, di non piacere.

Incontrerai vecchi ricordi: ringrazia.

Incontrerai antiche emozioni: sorridi.

Incontrerai amorevoli volti: inchina il capo.

Sposta lo sguardo con la consapevolezza di chi apprezza attimo dopo attimo la vita,

con tutta la sofferenza che c’è senza opporre resistenza.

A volte, resistere al dolore, provoca più sofferenza che stare con esso con compassione.


Scoprirai nuove percezioni, nuove visioni, nuove fusioni:

dipende dove ti immergi nella vita... e un singolo aspetto, cambia significato, forma, colore... con diverse radici e le stesse ali.

Cosa potrà cambiare da questo viaggio?

I molteplici viaggi,

i diversi viaggiatori,

i nidi dove trovare riposo,

le mete,

i modi di stendere e chiudere le ali,

le altezze del volo,

le decisioni di quale vento seguire...

In ogni caso,

ogni ciclo di vita porta con sé tanti aspetti gradevoli e meno,

tempi diversi,

talenti diversi,

paure diverse.

Ma l'amore matura ad ogni singolo viaggio che scegli,

ad ogni volo che intraprendi,

ad ogni nido accogliente,

ad ogni meta raggiunta

ed è lo stesso amore che ci spinge verso il meglio di noi,

verso l'altro,

verso la relazione autentica,

verso il mondo sconosciuto che ti spingerà ancora più in profondità.


Abbi cura di ogni tuo viaggio,

sia esso di andata che di ritorno.

Che tu possa essere accompagnato da gentilezza, amorevolezza, guarigione e compassione.

Che tu possa essere guidato da mano divina che abita nella miniera d’oro del tuo cuore.

Fagli spazio.

Allarga.

Allunga.

Scava.



Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare.
Darsi tempo, stare seduti in una casa da tè a osservare la gente
che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli
e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare
con una parola, con un incontro, con l’amico di un amico
di una persona che si è appena incontrata e il posto
più scialbo, più insignificante della terra diventa uno
specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro
d’umanità dinanzi al quale ci si potrebbe fermare
senza più il bisogno di andare altrove.
La miniera è esattamente là dove si è: basta scavare.
Tiziano Terzani



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